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Come scrivere un buon curriculum vitae
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Sappiamo che il cammino verso un impiego è caratterizzato da continue ricerche e letture di annunci e sappiamo anche dell'importanza che ricopre una corretta stesura del proprio curriculum vitae. E' un passaggio obbligato, ma non sempre ci si trova preparati e consapevoli dell'influenza che questo strumento può avere sul nostro immediato futuro professionale e non sempre si è a conoscenza degli errori che si possono commettere compilandolo.
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il curriculum vitae
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Pensate al curriculum vitae come ad uno specchio sulla cui superficie potersi ammirare. Per non fare la fine di Narciso però, bisogna anche essere in grado di scriverlo in modo da essere apprezzati da chi lo riceve.
Infatti, il primo scambio di informazioni tra candidato e aziende avviene attraverso quel particolare specchio o biglietto da visita o la nostra storia, che dir si voglia, che è il curriculum vitae.
Questa mini-biografia rappresenta fuori di dubbio la carta di presentazione determinante per superare il filtro della selezione.
Deve rispecchiare il carattere del suo autore, importante è che espliciti bene, in due pagine al massimo, l'obiettivo professionale e i risultati raggiunti.
Logica conclusione di tutto ciò è che saper scrivere con accortezza la propria storia personale è un'abilità che se sviluppata, può contribuire notevolmente ad alleggerire la scalata per la ricerca e la conquista di un posto di lavoro.
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Come redigere il curriculum vitae
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Gli aspetti ai quali dovete fare attenzione sono due: il contenuto (cosa scrivere) e la forma (come scrivere).
il contenuto
Sapendo che non è per niente facile costruire una valida e breve descrizione di sé come persona, delle competenze acquisite, delle attività o degli studi svolti, non disperate! le aziende, infatti, fortunatamente, non hanno alcun interesse a sapere molte cose su di voi e perciò i punti da trattare sono in definitiva pochi.
Un buon curriculum vitae è strutturato a blocchi e solitamente viene sviluppato in sezioni.
Dati anagrafici: nome, cognome, indirizzo, telefono, luogo di nascita, stato civile.
Esperienze formative: studi compiuti in ordine cronologico decrescente, ovvero
partendo dall'esperienza più recente (master o laurea), fino al diploma superiore.
Per quanto riguarda i voti scolastici, se sono buoni è opportuno indicarli,
diversamente è meglio farne a meno. E' consigliabile annotare l'argomento della
tesi di laurea.
Esperienze professionali: Occupazione attuale e precedenti: specificando sempre
la posizione ricoperta in termini soprattutto di obiettivi e responsabilità,
dipendenza, collaboratori etc
e mantenendo comunque un ordine cronologico
decrescente, partendo, quindi, sempre dall'esperienza più recente. In questa
sezione il consiglio è di specificare eventuali conoscenze ed esperienze acquisite:
che cosa si sa fare e in quali campi, con quali metodologie, trasferibilità ad altri
settori, punti di forza e di debolezza della propria preparazione.
Conoscenza lingue straniere: è opportuno indicare il livello di padronanza
relativamente a comprensione del testo, conversazione, traduzione.
Conoscenze informatiche: linguaggi di programmazione, capacità di utilizzo dei
principali pacchetti software, esperienze specifiche su programmi grafici, gestionali,
di database. Per questa sezione il consiglio è quello di creare degli elenchi puntati, perché non è carino mettere insieme sistemi operativi, programmi di foto ritocco,
programmazione etc
"sezionare" dà l'idea di una buona conoscenza, di ordine e
chiarezza.
Interessi extra professionali: attività culturali e sociali, pratiche sportive, hobby.
Aspirazioni: progetti per il futuro. Ambizioni, aspirazioni lavorative e motivazioni
che le sottendono. Il consiglio è che questa sezione si deve integrare
perfettamente alle altre.
La coerenza nel vostro curriculum vitae è uno degli elementi che fanno da regola su quale stile impiegare.
Importante: il curriculum vitae va aggiornato spesso, preferibilmente sulla base delle informazioni che si riescono a raccogliere sull'azienda destinataria.
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La forma
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Il curriculum vitae, quando non è necessario riempire un format con campi già predefiniti, è una breve relazione autodescrittiva. Relazione perché il compito è quello di riferire ad una persona chiaramente, sinteticamente ma anche esaurientemente intorno ad un particolare argomento. Quindi il curriculum vitae dal punto di vista formale deve essere:
breve, perché il tempo che può dedicarti il lettore è limitato. Deve risultare
succinto, ma non striminzito.
scorrevole e agevolmente leggibile. L'impostazione è sicuramente ariosa e
spaziosa, in modo da consentire una lettura rapida e senza sforzi.
semplice e chiaro, ma non arido
dettagliato, ma senza diventare pignoli
privo di connotati "valutativi", ma al tempo stesso personale
efficace, cioe' riuscire a dare un'immagine brillante di se stessi
curato dal punto di vista grafico: senza errori, scritto in modo ordinato, piacevole a vedersi
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Che cosa evitare
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non alleghiamo la foto a meno che non sia espressamente richiesto
meglio dattiloscritto che manoscritto, salvo richieste per valutazioni grafologiche
alleghiamo le referenze solo se sono richieste e comunque referenze professionali e non personali
non parliamo mai di soldi, soprattutto per lettera
nella cronologia è meglio mettere in testa le esperienze più vicine
e' preferibile 'personalizzare' il curriculum anche se molti si ostinano ad inviare curriculum fotocopia in quantità industriali
inviamo il documento a 'persone' e non a enti, aziende, organizzazioni astratte
attestati o documentazione non vanno allegati a meno che non vengano richiesti esplicitamente
evitiamo gli errori di ortografia, per distrazione, per ignoranza o perché ci avventuriamo nello scrivere parole straniere. Quindi rileggiamo con cura quanto scritto
le bugie hanno spesso le gambe corte, evitiamo quindi di mentire, saremmo smascherati durante il colloquio
non facciamo gli arroganti scrivendo ad esempio 'solo con un colloquio vi renderete conto delle mie effettive capacità', la supponenza è sempre fastidiosa
in un curriculum non dovrebbero esserci vuoti temporali tra un'occupazione e l'altra. Se questo capita dobbiamo spiegare cosa è successo.
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